Christian “eisenhower1 “ Jeppsson 

Non nuovo a scorribande che gli hanno permesso di diventare uno dei giocatori che più hanno impressionato le arene online di tutte le room internazionali, Christian “eisenhower1 “ Jeppsson è il giocatore che ha messo in tasca il mese scorso il titolo del WPT Online Championship disputatosi su partypoker.

La vittoria gli è valsa un totale di $923,785 ed è solo l’ultima di tutta una serie di successi.

Buy in raggiunto tramite satellite

Il costo di iscrizione del torneo di cui stiamo parlando è pari a $3.200 e Jeppsson lo ha raggiunto grazie alla vittoria di un satellite da $320, unico proiettile sparato al successivo torneo, nel quale lo svedese non ha effettuato alcun re-entry. 

La superstar svedese è nel bel mezzo della costruzione di una casa in Indonesia ed è da quella stessa abitazione che ha giocato il torneo.

Dove si colloca questa vittoria accanto agli altri successi che hai colto in carriera? 

Primo! Ho iniziato la mia carriera ascoltando le voci di Vince Van Patten e Mike Sexton alla TV svedese e speravo di shippare un torneo importante su Partypoker”.

Circa 2.130 giocatori hanno partecipato al WPT Online Championship, ognuno con la piena speranza di poterlo portare a casa. Jeppsson sapeva con circa 45 giocatori rimasti che aveva una possibilità molto realistica di vincerlo. La sua deep run ha visto il suo short stack trasformarsi in uno dei più profondi proprio in quel momento.

La svolta del torneo è stato un doppio scontro contro Pascal Hartmann con il quale ho perso prima AK vs 88, per poi giocare un piatto gigantesco, sempre contro di lui a 6 left con due giocatori short al tavolo”, continua lo svedese.

Fortunatamente la sua coppia di Jack non ha tenuto contro il mio AQ e in quel momento l’ho eliminato al sesto posto per $151.443, mentre io sono salito chipleader a 30,2 milioni in chips”.

L’Heads Up con Ustimov 

Il testa a testa conclusivo è invece stato preda dello svedese contro Viktor Ustimov.

Ho iniziato malissimo l’heads up perdendo la maggior parte dei piatti, poi ho cominciato a capire come potevo metterlo in difficoltà e penso di aver commesso meno errori possibili. In heads up vince chi fa meno errori e penso di essere riuscito in questo rispetto al mio avversario”.

È stato Ustimov il mio avversario peggiore, o almeno quello che mi ha impressionato di più. Detto questo sono convinto che se gli stack al final table fossero stati diversi, gente come Sam Greenwood e lo stesso Hartmann mi avrebbero messo molto di più in difficoltà”.

Papà Jeppsson

Come accennato in precedenza, Jeppsson è sulla cresta dell’onda del poker online da circa un decennio ed è considerato uno dei migliori dai suoi colleghi.

Dopo aver giocato milioni di mani di poker, come riesci a trovare la motivazione per continuare a praticare il tuo A-Game?

Ho perso un po’ di motivazione dopo aver raggiunto la vetta della classifica PocketFives con la conseguente consapevolezza di non dover più combattere per il mio sostentamento economico e questo è comunque sbagliato. 

Dopo la nascita di mio figlio, invece, ho giocato di meno e riacquistato la motivazione per tornare alla vittoria e, soprattutto, mirare ad essa con convinzione”

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